Lavorare nel gaming: percorsi professionali e carriera

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By Redazione

Lavorare nel settore del gaming è oggi una delle aspirazioni più diffuse tra i giovani appassionati di tecnologia, grafica, storytelling e innovazione. Non più considerato solo un passatempo, il videogioco si è affermato come una vera e propria industria multimiliardaria, capace di offrire carriere variegate e altamente remunerative. Con l’espansione globale del settore, le opportunità si sono moltiplicate non solo per chi sviluppa giochi, ma anche per chi lavora nella comunicazione, nel marketing, nell’organizzazione di eventi e nella gestione delle community.

L’evoluzione del mercato del gaming

Negli ultimi anni, il mercato globale del gaming ha registrato una crescita impressionante, superando ampiamente l’industria cinematografica e quella musicale messe insieme. Secondo il Newzoo Global Games Market Report 2024, il settore ha raggiunto un fatturato di circa 184 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede possa superare i 320 miliardi entro il 2026.

La spinta arriva da più fronti: la diffusione dei dispositivi mobili, il successo degli e-sport, l’ascesa della realtà virtuale e aumentata, oltre all’integrazione del gaming in contesti educativi, sanitari e aziendali.

I principali percorsi professionali nel gaming

Sviluppatore di videogiochi

Gli sviluppatori sono il motore tecnico del settore. Si occupano della programmazione, della creazione dei motori grafici e delle dinamiche di gioco. È una figura che richiede solide competenze in linguaggi come C++, C#, Python, oltre alla conoscenza di piattaforme come Unity o Unreal Engine.

Salario medio: in Europa uno sviluppatore junior può guadagnare tra i 25.000 e i 35.000 euro lordi annui, mentre un senior può raggiungere facilmente i 60.000 euro. Negli Stati Uniti, i salari possono superare i 90.000 dollari annui per figure esperte.

Game designer

Il game designer è l’architetto dell’esperienza di gioco. Definisce le regole, costruisce le dinamiche narrative e lavora a stretto contatto con grafici, sviluppatori e sceneggiatori per creare mondi coerenti e coinvolgenti.

Salario medio: in Europa varia tra i 30.000 e i 50.000 euro annui, mentre negli USA può partire da 55.000 dollari e arrivare fino a oltre 100.000 dollari per i lead designer.

Tester e Quality Assurance (QA)

Il QA tester ha il compito di individuare bug, anomalie e imperfezioni nel gameplay prima del rilascio ufficiale. Oltre alla pazienza, serve una forte capacità analitica e attenzione ai dettagli.

Salario medio: tra i 20.000 e i 30.000 euro annui per ruoli entry-level, con possibilità di crescita nei ruoli di QA lead.

Esperto di e-sport

La crescita degli e-sport ha creato nuove professioni: coach di squadre competitive, analisti, organizzatori di eventi, caster (telecronisti) e content creator specializzati.

Salario medio: molto variabile. I coach possono guadagnare tra i 30.000 e i 70.000 euro annui, mentre i caster di fama internazionale possono superare anche i 100.000 euro annui, specialmente se coinvolti in eventi globali.

Marketing e Community Manager

Costruire, mantenere e fidelizzare una community è essenziale nel gaming. I community manager si occupano della gestione dei social, delle piattaforme di comunicazione e spesso diventano il volto umano di un brand di videogiochi.

Salario medio: intorno ai 28.000-45.000 euro annui in Europa; negli Stati Uniti, la media si aggira sui 55.000 dollari annui.

Dove trasferirsi per lavorare nel gaming

Sebbene il lavoro da remoto sia ormai diffuso, alcune città offrono maggiori opportunità di carriera per chi vuole inserirsi nel mondo del gaming:

  • Londra: uno dei poli principali in Europa per sviluppo, publishing e realtà VR/AR.
  • Berlino: startup innovative e hub creativi in forte crescita.
  • Stoccolma: sede di colossi come King (Candy Crush) e Mojang (Minecraft).
  • Parigi: Ubisoft ha qui uno dei suoi quartier generali.
  • San Francisco / Los Angeles: Silicon Valley, cuore pulsante mondiale del tech e del gaming.
  • Tokyo: il Giappone rimane una potenza culturale e commerciale nel mondo del videogioco.
  • Toronto e Montréal: il Canada offre incentivi fiscali e accoglie grandi studi come Ubisoft e Warner Bros Games.

Trasferirsi in una di queste città può aumentare esponenzialmente le possibilità di crescita professionale, specie per chi cerca un’esperienza diretta in progetti di grande scala.

Come iniziare una carriera nel gaming

Oltre alla formazione accademica tradizionale in informatica, design grafico o comunicazione, è fondamentale:

  • Creare un portfolio personale, anche con piccoli progetti indipendenti.
  • Partecipare a game jam, hackathon ed eventi di settore.
  • Collaborare a progetti indie o sviluppare mod per giochi esistenti.
  • Essere attivi su piattaforme come GitHub (per sviluppatori) o ArtStation (per artisti).

Il networking resta un elemento chiave: conoscere altri professionisti, partecipare a fiere ed eventi dedicati (come Gamescom o GDC) può aprire porte altrimenti difficili da raggiungere.

Gaming, cinema e oltre

Un aspetto sempre più rilevante è il legame tra gaming, cinema e nuovi media. Molte storie nate nei videogiochi ispirano film e serie TV, così come molte produzioni cinematografiche trovano nuova vita attraverso l’igaming. Per approfondire il fenomeno degli adattamenti di successo, si può consultare questo articolo informativo, che analizza alcuni esempi celebri di questa contaminazione tra media.

Il gaming non è più un mondo riservato a pochi appassionati, ma un settore dinamico dove si incrociano creatività, tecnologia e business globale. Con la giusta preparazione, la passione e la capacità di adattarsi a un mercato in continua evoluzione, lavorare in questo mondo è oggi più che mai una possibilità reale e stimolante.

Fonti dati: Newzoo Global Games Market Report 2024, Statista 2024 Gaming Report, Forbes Career Insights